Il territorio, abitato dagli Etruschi, fu un rifugio sicuro dei soldati romani scampati alla battaglia del Trasimeno vinta dai Cartaginesi di Annibale. Dopo la caduta dell’Impero Romano e la fine del dominio longobardo, Panicale, nel 1037, divenne uno dei primi Comuni italiani che si dichiararono liberi e indipendenti da ogni dominazione esterna. Nel XIII secolo accettò la signoria di Perugia, ma nel 1316 tornò libero Comune con un proprio governo autonomo.
Il centro storico ha mantenuto intatto l’impianto tipicamente medievale. Tra le due porte d’accesso, Porta Fiorentina e Porta Perugina, ci sono tre piazze su tre livelli diversi: in quella più in basso si trova la fontana quattrocentesca, nella seconda, l’imponente Collegiata di San Michele identifica la piazza del potere religioso e nella terza, più in alto, il Palazzo del Podestà è il cuore del potere politico.
Tra i monumenti di maggior pregio artistico si segnalano la bella Fontana, la Collegiata di San Michele Arcangelo, ottimo esempio del barocco umbro, il Palazzo del Podestà, edificio del ‘300, con finestre a doppia ogiva e un alto campanile che si scorge fin da sotto la valle, il Teatro Cesare Caporali, uno dei più piccoli dell’Umbria.
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