Abitata fin dall’età del Bronzo, dopo la distruzione della città nel XII secolo, le sue sorti seguirono quasi costantemente quelle del Ducato di Spoleto, che ne mantenne sempre il dominio e ne fortificò il borgo dandogli il nome attuale. Gli scavi archeologici realizzati agli inizi del Novecento in località Colle del Capitano, circa 3 km a nord-est di Monteleone, hanno portato alla luce una vasta necropoli utilizzata dall’età del Bronzo al VI secolo a.C. Il rinvenimento più importante è rappresentato dalla tomba principesca a tumulo con un ricchissimo corredo di cui faceva parte una biga con decorazioni in bronzo lavorato a sbalzo.
Il gioiello di Monteleone è senza dubbio la biga, un carro da parata, straordinario prodotto di officine etrusche datato intorno al 540 a.C. Il telaio in legno di noce è rivestito da lamine di bronzo dorato lavorate a sbalzo con episodi legati alla figura dell’eroe greco Achille. La biga faceva parte del corredo sistemato nella tomba a tumulo del ricco principe locale e oggi rappresenta il pezzo più prestigioso della collezione etrusca del Metropolitan Museum di New York, che gli americani chiamano “Golden Chariot”, Carro d’Oro.
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