Sul promontorio a monte del Tevere, sul quale il paese è stato fondato esisteva un tempo un boschetto di Tigli. La popolazione residente nella vallata cercava refrigerio, nei giorni di calura all’ombra di questi alberi e spostandosi diceva “ad tilium“;da qui sembra che derivi il nome Attigliano. La zona, di origine etrusca, delimitata dalla linea del fiume Tevere ospitò le primitive popolazioni come attestano i ritrovamenti in località Marziano Jana, dove sono state rinvenute tombe a camera e cripte.
Al centro della piazza principale vi è la fontana modellata da Ramperti da Amelia nel 1885, con il duplice scopo di favorire l’approvvigionamento idrico della popolazione e di ornare lo spazio antistante. I materiali usati per questa opera provengono dalla vecchia cava di S. Eugenia.
La Chiesa di S. Lorenzo Martire, di moderna concezione, risalente al 1983, si fregia di vetrate artistiche concretizzate attraverso l’uso del mosaico e di un portale di bronzo realizzato dalla scultrice Nadia Rognoni. Nel giardino antistante il sagrato è presente un monumento bronzeo realizzato dalla scultrice Annita Mechelli rappresentante una delle numerose associazioni operanti nel paese ovvero l’AVIS Attigliano.
Da visitare anche il Parco di Studio e Riflessione, inaugurato nel maggio 2008, prima chiamato “Parco del Messaggio di Silo”.
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