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Comune SANT’ANATOLIA DI NARCO
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“Il cambiamento inizia quando qualcuno vede il passo successivo.”
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Abitato già in epoca preistorica, nel Medioevo ha subito il dominio e l’influenza della vicina e potente città di Spoleto. Dal XV secolo fu coinvolta in varie vicende di lotta con i centri vicini e con i domini pontifici. La sua autonomia fu definitivamente conquistata solo nel 1930, quando ottenne la separazione dal territorio del comune di Spoleto, che il Regno d’Italia del 1860 aveva ridisegnato con confini più vasti degli attuali.
Fuori le mura il santuario della Madonna delle Grazie, ampliamento cinquecentesco di un’antica edicola campestre, con un’immagine miracolosa della Madonna affrescata dal Maestro di Eggi, e il complesso dell’ex convento di Santa Croce dei Minori Osservanti, forse del XIII secolo: la chiesa, trasformata in sala Campani e dedicata ai fratelli ottici ed orologiai romani del XVII secolo, originari di Castel San Felice.
Nei dintorni del paese sorgono castelli e luoghi di culto: Castel San Felice, antico centro medievale dove spicca l’abbazia di San Felice di Narco, splendido esempio di architettura romanica umbra.
IL SINDACO DI SANT’ANATOLIA DI NARCO
LA GIUNTA COMUNALE
ANNA CORTI: Assessore
GIANFRANCESCO FLAVONI: Assessore
PROLOCO SANT’ANATOLIA DI NARCO
La Pro Loco di Sant’Anatolia di Narco nasce per valorizzare, attraverso il lavoro volontario dei propri soci, il patrimonio storico, artistico e culturale della città.
MUSEO DELLA CANAPA
Il museo è un luogo di incontro, scambio di pratiche e trasmissione di competenze, in cui il progetto tessile, fulcro dell’esperienza didattica, costruisce opportunità di dialogo tra istituzioni, nuove generazioni di professionisti museali, detentori della tradizione e apprendisti tessitori.
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